Filippo Angelitti
Nell'odierna Piazza Filippo Angelitti sorge il monumento dedicato al famoso astronomo di Aielli, eretto nel 1989 ed opera di Pasquale di Fabio: la scultura rappresenta il volto di Filippo Angelitti ritagliato nel bronzo fra le orbite dei pianeti del sistema solare.
Nato da una famiglia di umili origini, frequentò il Convitto Nazionale de L'Aquila e successivamente, con un sussidio del Consiglio Provinciale, si iscrisse all'Università di Napoli laureandosi, nel 1878, in matematica e due anni dopo in ingegneria. Nel 1878 fu assunto in Osservatorio in qualità di calcolatore, nel 1885 divenne secondo assistente per poi essere promosso a primo nel 1890. Nel 1897 ricevette l'incarico di primo astronomo aggiunto e l'anno successivo, il primo aprile 1898 ebbe l'incarico di docente di Astronomia all'università; di Palermo e di direttore dell'Osservatorio dopo la rinuncia di Michele Rajna, vincitore del concorso. Durante il periodo napoletano, il più intenso e fecondo dal punto di vista della produzione scientifica in campo astronomico, Angelitti, sotto la guida di Annibale De Gasparis e di Emanuele Fergola, si dedicò a ricerche di meccanica celeste, di meteorologia e di magnetismo terrestre. Profondo conoscitore dei classici latini e greci e grande estimatore di Dante, si appassionò anche allo studio dell'astronomia nella Divina Commedia. A Palermo, dopo la perdita di un occhio e la quasi totale cecità; dell'altro, Angelitti si dedicò a tempo pieno allo studio critico di quelle questioni astronomico-letterarie che tanto lo avevano reso famoso in Italia e all'estero.