Il paese vecchio
Nel XV secolo il nucleo fortificato, formatosi già dal secolo precedente grazie all'unione di più casali intorno alla località denominata ”Castello”, veniva chiamato ”Agellum”, da cui deriva la grafia di "Ajelli" trasformatasi in "Aielli". Il paese ha seguito le sorti degli altri centri della Marsica lungo tutto il Medioevo. Anche Aielli fu duramente colpito dal terremoto del 1915 che causò nel paese 205 vittime e gravi danni al patrimonio architettonico. Il sisma sconquassò l'intera area fucense rovetana; il borgo antico devastato fu in buona parte ricostruito più in basso, nei pressi della stazione ferroviaria. Ci fu il tentativo di spostare anche la sede municipale nel nuovo paese, tuttavia, dopo la rivolta degli abitanti di Aielli Alto, questa fu mantenuta nella sua sede originaria.
La presenza umana nell'area di Aielli è documentata a partire dall'età del bronzo, con l'insediamento nella località ”Reniccia”, sotto Monte Secine. Nel corso della prima età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) gli insediamenti di pianura vengono abbandonati a causa dell'aumento di conflitti che portarono alla nascita di centri fortificati i cui resti sono riconoscibili sul Monte Secine e sull'altura detta ”Castello”, nel centro storico di Aielli. L'occupazione del territorio continua per tutto il periodo romano, fino ad arrivare al X secolo quando nascono i castelli-recinti (castella) di Focem, sull'imbocco delle Gole di Aielli-Celano, e Agellum (Aielli Vecchio). Dopo il 1347, in seguito alla distruzione di entrambi i castelli, il conte Ruggero II iniziò l'opera di costruzione del nuovo borgo di Aielli.