Il sacrario dei caduti in guerra
L'opera è composta di una colonna a base quadrata rivestita di marmo bianco che poggia su di un basamento di diorite nera di Ornavasso. Sulla lapide frontale sono riportati i nomi dei caduti di Aielli di tutte le guerre. L'opera è inserita in un sacrario aperto, composto di un'architrave semicircolare sorretta da quattro colonne doriche monolitiche in marmo Serizzo lucidato. All'interno del sacrario, al centro e dietro la colonna con i nomi dei caduti, vi è una croce di diorite nera di Ornavasso.
Inserita all'interno del Sacrario dei Caduti, che, a sua volta, era un'appendice della ex Casa Littoria, realizzata negli anni Trenta del secolo scorso. Le linee razionali e l'ampio utilizzo del marmo nelle sue diverse varianti e tonalità lo inseriscono pienamente nel contesto ideologico e politico dell'epoca della realizzazione. il Giannantoni (2012) sostiene che in precedenza all'interno del sacrario vi fosse collocata un'ara di marmo Valstrona su cui era scolpito il fascio littorio, il cui disegno era stato attribuito a Marcello Piacentini. Lo stesso Giannantoni nota la somiglianza tra il monumento ai caduti di Aielli Stazione e uno dei "36 progetti di Ville di architetti italiani" presenti all'esposizione del 1930 alla Villa Reale di Monza. Ciò spiegherebbe l'utilizzo per il monumento Aiellese di marmi provenienti dalla zona di Novara.